Nell’ambito del percorso trasversale dell’educazione alla legalità, il progetto si propone di offrire un approfondimento inedito di conoscenza della realtà carceraria, attraverso la mediazione della scuola carceraria stessa, con i soggetti che operano e vivono nel carcere. Nel variegato spazio in cui opera la scuola, è necessario far confluire i molteplici punti di vista verso l’obiettivo principale, ovvero la rieducazione del soggetto recluso. Tutto ciò offre l’opportunità di sviscerare la complessità del pianeta carcere e le difficoltà di tipo sociale, ambientale, linguistico, giuridico, sanitario, affrontate quotidianamente dai soggetti momentaneamente reclusi e dagli operatori.
Obiettivi
- Avvicinare i ragazzi al “pianeta carcere” fornendo loro l’opportunità di toccare con mano tutti i pezzi che compongono il puzzle di una struttura destinata, contemporaneamente, ad escludere e a rieducare;
- fornire gli strumenti per capire, storicamente, l’evoluzione dei compiti sociali del carcere;
- sensibilizzare alla legalità attraverso l’esperienza di chi ha vissuto episodi di illegalità;
- confrontarsi con chi ha riscoperto la scuola come “investimento per il futuro”, all’interno di un’istituzione totale;
- aprire una finestra tra il mondo scolastico interno ed esterno, offrendo ad entrambe le parti la possibilità di un confronto che indichi opportunità positive.
Attività rivolta a un numero limitato di classi.
Sede scuola aderente al progetto e Scuola carceraria di Sollicciano
Periodo da novembre a maggio
Orario da concordare
Indicazioni particolari
Numero massimo di classi partecipanti 6/8. Si dovrà fornire fotocopia documenti per entrare in carcere e autorizzazioni dei genitori per i minorenni
Per le classi
Tre incontri di due ore ciascuno per una durata complessiva di sei ore.
- Primo incontro: avverrà nella classe della scuola partecipante, con un insegnante e altre figure carcerarie. In questo incontro i relatori descriveranno la struttura carceraria, in cosa consiste il loro lavoro e la vita quotidiana di un detenuto.
- Secondo incontro: avverrà tramite una visita della classe all’interno della scuola carceraria dove ci sarà un dialogo con i detenuti che frequentano la scuola e altri operatori.
- Terzo incontro: ci sarà uno spettacolo finale con la partecipazione di tutte le classi che hanno condiviso il progetto e un confronto conclusivo di restituzione.
Saranno forniti alle classi partecipanti due libri: il saggio “Camosci e Girachiavi” di Christian de Vito e la raccolta di racconti “Alice nel paese delle domandine”, scritto dalle detenute del corso di scrittura creativa di Sollicciano curato da Monica Sarsini.
Contatti
Referente
Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – Direzione Istruzione
Ufficio Progetti Educativi e Comunicazione
Telefono 055 2625710 E-mail info.lechiavidellacitta@comune.fi.it
Partner
CPIA Firenze 1 – Scuola Carceraria
Via Pantin 8, Scandicci
Telefono 055 751708
E-mail scuolancp@gmail.com
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