Cod. 146 – Laboratorio creativo : Dal Museo all’ Intelligenza Artificiale

Dal Museo all’Intelligenza Artificiale

Il progetto si propone di sviluppare un itinerario artistico, interculturale e geografico nell’immaginario reale e fantastico dei ragazzi attraverso i continenti. Un laboratorio creativo che inizia con un primo incontro esplorativo e pratico al Museo di Antropologia di Firenze, con l’approfondimento delle tecniche di disegno dal vero secondo un metodo intuitivo ed accattivante. Nei seguenti due incontri ci sposteremo nell’aula computer della propria scuola dove i ragazzi arriveranno gradualmente ad utilizzare l’intelligenza artificiale per la creazione di immagini.

Il  tutor del progetto accompagna i ragazzi passo dopo passo alternando momenti di analisi e spiegazione collettiva a momenti di tutoraggio individuale dando gli strumenti per poter impostare il disegno a partire dalla composizione. Il metodo di insegnamento intuitivo e liberatorio per i ragazzi è basato sul metodo di Betty Edwards di disegno con la parte destra del cervello, quindi lo studio della prospettiva informale, dei contorni e degli spazi negativi dando la possibilità ai ragazzi di disegnare qualsiasi cosa vogliano, affrontando intuitivamente anche soggetti molto complessi. La seconda parte del laboratorio è volta invece all’insegnamento della creazione dei “prompt”, frasi di testo che il software interpreta per produrre immagini complesse. L’utilizzo di comandi e delle parole chiave diventa molto stimolante per intraprendere delle sessioni di creazione di immagini uniche ed emozionanti che fonderanno il lavoro di osservazione iniziato al museo con la fantasia dei partecipanti.

Obiettivi

• Imparare le basi del disegno dal vero e condividere il proprio sguardo sul mondo scegliendo individualmente su quali soggetti lavorare.
• Perfezionare le proprie abilità artistiche con il tutoraggio di un disegnatore qualificato.
• Sperimentare l’utilizzo di programmi “text to image” più all’avanguardia.
• Acquisire gli strumenti per poter utilizzare in modo indipendente il software attraverso l’approfondimento dei comandi di base e delle parole chiave.
• Imparare a produrre immagini digitali complesse con lo scopo di fondere il lavoro di osservazione iniziato al museo con il proprio immaginario individuale.