Cod. 55 – Law Lab

Stato progetto: aperto A pagamento Sede: esterna

Giochiamo ai diritti

I concetti giuridici, apparentemente “troppo difficili” o “troppo tecnici” per un bambino, corrispondono, in realtà, al dato esperienziale che essi hanno del vivere in una società (di bambini e di adulti e bambini insieme). Il progetto Law Lab, ispirato alla Philosophy for Children e realizzato in collaborazione con Associazione L’Aleph, si basa sull’idea che tali concetti possano e debbano essere veicolati e inquadrati nella loro corretta cornice giuridica perché diventino patrimonio di conoscenza dei bambini. Spesso noi adulti “spieghiamo” i concetti “difficili” ai bambini in maniera frontale e raramente chiediamo la loro opinione su temi “da adulti”.
Law Lab si propone di invertire questo rapporto e di unire i due mondi attraverso il gioco.
Avvicinare i bambini al mondo del diritto e dare loro consapevolezza su quali siano i propri diritti e di come questi possano essere esercitati, può fornire loro gli attrezzi per essere, un domani, cittadine e cittadini consapevoli.

Obiettivi

Il punto di partenza per affrontare i temi giuridici saranno laboratori di pratiche filosofiche, ossia spazi di pensiero critico, creativo e caring, in cui i bambini possano essere protagonisti di un dialogo condiviso e democratico, guidati in modo non giudicante e non direttivo da un facilitatore.
Le pratiche filosofiche si propongono di fornire ai bambini strumenti emotivi e riflessivi per porre domande ed esplorare il dubbio in libertà.
Tra gli obiettivi dei laboratori di pratiche filosofiche c’è il consolidamento da parte dei bambini di quelle facoltà e attitudini che costituiscono il nucleo della cittadinanza attiva e che fanno di essi futuri cittadini di uno stato democratico, ossia:

  • accettare di auto-limitarsi per dare spazio agli altri,
  • saper ascoltare il punto di vista altrui,
  • avere la capacità di mettersi in gioco nello sforzo di cercare di capire l’altro e di vestire i suoi panni,
  • utilizzare una molteplicità di visioni del mondo per costruire assieme una riflessione significativa.

Per le classi

Il progetto si struttura in 4 incontri, della durata di 120 minuti ciascuno, non necessariamente collegati fra loro.
Ciascun appuntamento si struttura in due parti:

  1. Prima parte – lettura del “testo pretesto” ed elaborazione della domanda col metodo di Philosophy for children.
  2. Seconda parte – gioco attivo dei bambini con la sintesi “giuridica” che sistematizzerà i concetti che i bambini hanno liberamente tirato fuori nella prima parte.

I quattro incontri saranno così strutturati:

  1. Diritti e inclusione.
    Il primo incontro ha ad oggetto i diritti delle bambine e dei bambini presenti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. L’obiettivo è dare consapevolezza ai partecipanti che sono titolari di diritti (e di doveri) e che nessuno può togliere loro un diritto illegittimamente. In Costituzione i diritti sono infatti bilanciati e non esistono diritti tiranni.
    Sulla base delle idee emerse nella prima parte del laboratorio, i bambini dovranno ideare e creare la Carta dei diritti del nostro gruppo. Individuati poi dei diritti che pensano che altri bambini del mondo non possano esercitare liberamente, potranno scriverli e legarli a un palloncino che manderanno poi ai bambini dall’altra parte del mondo o in un’altra città.
  2. L’esercizio della democrazia.
    Il secondo incontro ha ad oggetto i processi democratici che portano all’elezione del Parlamento. L’obiettivo è quello di spiegare i meccanismi base dei procedimenti elettorali, dei concetti di democraticità e rappresentatività del Parlamento e della dialettica parlamentare tra maggioranza e minoranza.
    Nella seconda parte del laboratorio, i bambini si divideranno in comitati elettorali e sceglieranno dei candidati che si faranno portatori delle idee emerse nella prima parte del laboratorio in merito agli aspetti fondamentali del vivere in una società (forma di governo, creazione della fonte del diritto idonea a produrre le regole, controllo su di essa). Ogni candidato dovrà presentare il programma elettorale e verrà eletto il candidato che raggiungerà la maggioranza dei voti tra i bambini.
  3. Dentro e fuori la società: al di là dei pregiudizi.
    Il terzo incontro ha ad oggetto il concetto di “finalità rieducativa della pena”. L’obiettivo è spiegare quali sono i limiti alla possibilità per lo Stato di privare un soggetto della libertà personale. La Costituzione all’art. 27 garantisce, infatti, al condannato un reinserimento sociale.
    La seconda parte del laboratorio inizierà giocando al “prequel” della Zuppa di sasso: il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso. I bambini, dunque, potranno interrogarsi su come mai il lupo viene considerato “cattivo”, sulle sue ragioni di “devianza” e se, data la sua condizione, aveva la possibilità morale e poi giuridica di agire altrimenti. Verrà, dunque, creato un labirinto con bivi e opzioni che fanno imboccare diverse strade ai bambini che portano a risultati in base alle scelte del lupo e alla risposta dello Stato alle sue azioni. In questa parte, il gioco continuerà chiedendosi perché il lupo della Zuppa di sasso intraprende questo percorso nel quale, portandosi il fardello del sasso, riesce a farsi conoscere e reinserirsi nel villaggio degli animali. I bambini faranno a conclusione una zuppa di sasso associando a ogni verdura una parola che li ha colpiti in questo processo di conoscenza del lupo.
  4. Giochiamo a fare avvocati e magistrati.
    Il quarto incontro ha ad oggetto la simulazione di un processo penale. Attraverso questo gioco i bambini potranno apprendere come funziona un processo penale e come ogni soggetto del procedimento svolga un ruolo per garantire all’imputato un giusto processo. Il diritto penale è, infatti, a ben vedere, il diritto che è più vicino al dato esperienziale dei bambini perché è il diritto delle sanzioni: i bambini sanno che se faranno qualcosa di sbagliato la figura adulta di riferimento (familiari, insegnanti) potrà rimproverarli.
    A differenza degli altri laboratori, i bambini giocheranno tutto il tempo al processo, indosseranno la toga e verrà riprodotta un’aula di tribunale con tutti i materiali che la caratterizzano

Sede scolastica o Museo degli Innocenti – Bottega dei Ragazzi
Periodo tra novembre e maggio
Orario scolastico
Costo
5,00 euro ad alunno


Per i docenti

Un incontro on line durata 30 minuti.

Contatti

Referente
Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – Direzione Istruzione
Ufficio Progetti Educativi e Comunicazione
Telefono 055 2625691  E-mail  info.lechiavidellacitta@comune.fi.it

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Museo degli Innocenti – Bottega dei Ragazzi
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E-mail
labottegadeiragazzi@istitutodeglinnocenti.it